The King: Eternal Monarch _ Kdrama Recensione

 


TITOLO: The King. Eternal Monarch

GENERE: Fantasy. Drammatico. Romance

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2020

EPISODI: 16

DISPONIBILE SU: Netflix


Inizio subito con il dire che questo drama ha diviso in due gli spettatori e gli amanti di Lee Min Ho, tra chi ha amato questo drama e chi no. Indovinate io da che parte sto??!!!

Ovviamente a me il drama è piaciuto, certo ha i suoi difetti, i suoi scivoloni lungo il percorso ma a conti fatti me lo sono divorata in pochissimo tempo, vuoi che avevo proprio bisogno di qualcosa del genere, vuoi che i personaggi mi hanno tutti affascinata e colpita fatto sta che il drama mi ha incantata. Ma di cosa parla?

Ci troviamo in un mondo in cui si scoprirà esistere un' universo parallelo da una parte troviamo la Corea in cui regna la Monarchia e dall'altra la Repubblica ed il nostro protagonista è il Re di una delle due, questo significa che per ogni Corea c'è un sosia dei vari personaggi e questo ammetto ha portato ha qualche leggera confusione, ma iniziamo a presentarvi i nostri protagonisti,


Lee Gon è solo un bambino quando nel 1994 assiste all'omicidio del padre per mano dello zio Yi Rim, e se non fosse stato per un misterioso salvatore sarebbe morto pure lui. Durante questo scontro Lee Gon si troverà tra le mani un tesserino caduto al suo salvatore e metà di uno strano flauto, l'oggetto - causa dell'atto di Yi Rim ma non ha tempo per pensare a questo. Lui ora è il Re, ed affiancato dalla signora Noh a capo dei domestici che lo cresce come un nipote, e di un bambino che diventerà la sua guardia del corpo fa il suo dovere con in testa un pensiero fisso. Chi è il suo salvatore?? Questo pensiero crescendo lo porterà in un bosco, dove dinanzi a lui si aprirà un portale per una dimensione a lui sconosciuta in cui, senza timore ed in sella al suo cavallo, entrerà.

Ma la notte dell'omicidio qualcosa di strano è successo, Yi Rim durante la fuga con in mano l'altra metà


del flauto si ritrova a vagare nel bosco dove all'improvviso appaiono due colonne, un porta per quello che scoprirà essere un'universo parallelo, stesso portale che il nipote anni dopo scoprirà. Dove lui qui non è il discente di una famiglia reale è un poveraccio con un'handicap, decide cosi di prendere il posto del suo sosia e far credere alla sua Corea di essere morto. Costruendosi anni dopo anni il suo piano di rivincita. Lui è uno di quei cattivi che non puoi non ammirare per il suo sangue freddo, il modo in cui è sicuro di ogni passo che fa, questo perché è estremamente intelligente e calcolatore. 


Arrivati hai giorni nostri conosciamo Jung Tae Eul una poliziotta senza freni, cintura nera di Taewondo che dopo una stancante giornata di lavoro si ritrova davanti a qualcosa di incredibile, un tipo strano tutto vestito elegante ed in sella ad un meraviglioso cavallo bianco, gira indisturbato nel traffico di Seoul. Lei scettica e convinta che il mondo è piatto non crede al ragazzo quando le racconta la verità, ovvero che lui è il Re di un'altra Corea e che non troverà nessun dato su di lui al distretto e, non si sa bene ancora come, è proprio lei la sua misteriosa salvatrice.

Da questo momento in poi le vite di Tae Eul e Lee Goon si mescolano in maniera imprevedibile, lui per un breve periodo si gode le giornate in completo anonimato, cercando di conoscere Tae Eul e di capire di più su questo portale, sicuro del fatto che lui è l'unico a non possedere un sosia in quella Corea. Mentre lei continua a vivere la sua vita da poliziotta cercando di capire chi è davvero quel ragazzo. Fin quando degli eventi inaspettati costringono Lee Goon a tornare nel suo regno, manca da troppo tempo e forse qualcosa di strano sta per capitare. Forse suo zio, che si pensava morto è vivo e si è rifugiato nell'altra Corea.

Quando ho iniziato il drama mi aspettavo qualcosa del tipo salti temporali. un'alternanza tra periodo


storico ed era moderna questo perché decisi di vedere il drama alla cieca, senza nemmeno vedere trailer o altro, e sono rimasta affascinata. Due mondi uguali ma diversi che si scontrano, personaggi a cui non puoi che affezionarti, come Tae Eul che non è la classica ragazza fragile che ti immagini ma una tosta che lotta fino alla fine, affrontando il pericolo a testa alta oppure il capitano Jo Yeong guardia del corpo e amico del Re, dal carattere particolarmente freddo e spietato. Tra lui è il Re si percepisce una nota di Bromance cosa che mi ha fatto fangirlare come una dodicenne. Lui è uno dei personaggi che possiede un sosia, infatti nell'altro mondo è un giovane allegro ragazzo, dall'aria ingenua e bonaria che sta per terminare il servizio di leva, da qui si nota il talento dell'attore ad interpretare due personaggi completamente opposti. Stesso talento che percepiamo in Tae Eul, la cui sosia nel mondo del Re è una criminale che vive alla giornata.

Altri personaggi sono il primo ministro, una donna ambiziosa e sicura di sé, che se da una parte l'ammiravo per quanto era sfrontata dall'altra mi dava sui nervi il fatto che si presentasse davanti al Re all'improvviso e senza una logica motivazione, voglio dire abbiamo capito che punti a diventare la regina e abbiamo capito che una donna intralcia la tua ambizione ma un po' di dignità. Altro personaggio, il poliziotto ed amico d'infanzia di Tae Eul, ed ovviamente innamorato di lei da sempre, un personaggio particolare che ho amato, e che riserverà sorprese lungo il percorso.

Adesso arriviamo alle note dolenti, in tutto questo caos di personaggi ci sono alcune cose che si perdono lungo il filo della trama, ad esempio un bambino. Un piccolo orfano che appare di tanto in tanto e che sembra sapere più cose lui sul portale che non gli adulti, che sembra sapere come andranno le cose e la mia domande rimane tutt'ora: ''Chi cavolo era?''. Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato l' utilità del portale, che come in Abyss, pare cambiare le sue funzionalità per adeguarsi alla trama. Prima vediamo che basta un salto per attraversare i due mondi, poi magicamente ti ritrovi in un percorso in cui il tempo si blocca e infine si scopriranno altre funzioni. Insomma si vede che gli sceneggiatori avevano un po' le idee confuse. Il finale mi ha lasciata con l'amaro in bocca, insomma si poteva fare di meglio, in pratica sono ritornati al punto d'inizio.

In conclusione sé non fosse stato per piccoli buchi di trama questa visione sarebbe stata perfetta, ma come dico sempre la perfezione non sempre esiste, ed io posso ritenermi sodisfatta di questo drama. Ho visto un piccolo lato diverso di Lee Min Ho perché si, continua a interpretare personaggi perfetti ed impeccabili, fatti un po' con lo stampino, ma qui ho intravisto anche un Lee Min Ho un po' battagliero e leggermente spietato sé incazzato. Ho conosciuto Jo Yeong un personaggio/attore che ho amato e mi sono emozionata in alcune scene, che ho ritenuto davvero dolci e soddisfacenti. Certo è un drama pesante da seguire ma sé guardato con calma e tranquillità si può seguire, infatti un reewatch lo farò  sicuramente.





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