Trilogia di Magic (Shades of Magic) di V..E. Schwab


TITOLO: Shades of Magic. Composta da Magic. Legend e Dark

Autore: V.E. Schwab

Edito: Newton Compton Editori

Oggi voglio parlarvi di una trilogia nata nel 2017 ed uscita poco dopo in Italia, che sicuramente molti di voi conosce, e che io lo finalmente terminata, esattamente nelle stesso mese d'uscita tre anni dopo, una coincidenza molto carina, mi da l'idea di aver chiuso in bellezza questa lettura. Come sempre questa sarà una recensione completa sulla mia opinione di questa trilogia ma senza spoiler.

  • Di cosa parla?

La trilogia è composta da Magic, Legend e Dark e parla di universi paralleli, di magia e di tanto altro.  Ci troviamo a Londra, ed essendo questo un libro con universi paralleli, sono presenti nell'universo quattro Londre. Londra Bianca in cui la magia è scarsa ed è comandata da dei regnanti malvagi. Londra Nera l'unico universo ormai distrutto a causa della magia. Londra Grigia quella che si può definire come la nostra Londra, dove la magia quasi non esiste e Londra Rossa, in cui la magia vive in armonia con i cittadini.

 ''Questo è il dilemma quando si parla di magia. non è una questione di forza, ma di equilibrio. Perchè se il potere è troppo esiguo, diventiamo deboli. Sé e troppo grande, diventiamo qualcosa di completamente diverso''. - Tieren Serense, primo sacerdote del santuario di Londra-

Questo libro descrive la magia come qualcosa di vivo e con una propria volontà, un tipo di magia diverso da quello che siamo abituati a conoscere, ed essendo cosi speciale e particolare solo pochi, rari prescelti da quest'ultima, sono in grado di possederla. Queste persone sono chiamate Antari e sono riconoscibili per via di una caratteristica, un marchio che si portano dietro e che li etichetta tali, un'occhio nero. 

Kell il nostro protagonista principale, vive nella corte di Londra rossa, cresciuto e adottato dai sovrani per i suoi poteri e per essere una protezione costante nella vita del loro erede Rhy, vive una vita che non sente completamente sua. Chiamato e rispettato da tutti sia per la sua natura, sia come principe adottivo cresce senza nutrire alcun tipo di sogno, il suo unico compito è quello di proteggere Rhy, a cui vuole bene come un fratello e viaggiare, essendo l'unico in grado di poterlo fare, tra le varie Londre per permettere hai vari sovrani di comunicare tra di loro. Il tutto rispettando delle semplici regole, come un'ordine da rispettare per fare i viaggi e non trasportare oggetti da una parte all'altra cosa su cui Kell chiude un'occhio. Infatti è solito portarsi di tanto in tanto, piccoli e innocui souvenir da rivendere nelle varie Londre, ed è cosi che la storia nasce.

Kell durante uno dei suoi spostamenti si trova a trasportare con sè una piccola pietra nera, dall'apparenza innocua ma che si scoprirà essere più pericolosa di quanto credeva ed è cosi che si imbatte in Delilah Brad, una ladra scaltra e sempre con un coltello tra le mani appartenente a Londra Grigia. Lei, al contrario di Kell, vive una vita in strada sempre a cacciarsi nei guai, pronta a scappare quando è necessario e con l'occhio per le cose preziose da rubare, il cui sogno è quello di vivere una vera avventura, di prendere il largo con una nave tutta sua ed esplorare il mondo. La sua occasione si fa viva quando decide di derubare la persona sbagliata, o in questo caso giusta, Kell l'Antari. Prima lo deruba poi lo salva da un'aggressione, subita per opera di Holland il secondo Antari appartenente però a Londra Grigia, e per ripagarla le chiede, o meglio le impone, di portarla con sè a Londra Rossa.

  • Qual'è la mia opinione su ciascun volume? (NO SPOILER)

Questa è la trama che si presenta nel primo volume, una trama in cui conosciamo le regole di questi universi, conosciamo la magia come funziona a come viene trattata ci sono momenti di altissima ansia e tensione ed in cui iniziamo ad amare alcuni personaggi. Come quelli di cui vi ho parlato poco fa, Kell l'Antari di corte, Delilah la ladra combinaguai, Holland il nemico giurato di Kell che insieme formano gli unici due esistenti e Rhy il principe a cui piace divertirsi e scappare di tanto in tanto dal palazzo, ovviamente ci sono altri personaggi ma questi sono quelli, a mio parere più interessanti e che formano quelli che sono i personaggi principali. Mentre nel secondo le storie prendono inizio quattro mesi dopo e qui abbiamo modo di conoscere personaggi nuovi e interessanti come Alucard, il mio personaggi preferito dopo Delilah. un tipo sarcastico, ironico e sicuro di sè che avrà una certa alchimia con Lilah, una sorta di sfida e ammirazione. In questo libro la storia è in qualche modo calma ma movimentata allo stesso tempo, non ci sono stati punti morti o cose prevedibili, e a parere mio la vera protagonista qui era Lilah. Abbiamo modo di conoscerla meglio e di conoscere meglio anche il principe Rhy, un personaggio alquanto simile ad Alcuard, che per una serie di ragioni avrà i suoi grattacapi a cui pensare. Questo libro si svolge principalmente in mare, forse è anche per questo che l'ho amato tanto e ci permette di vedere e conoscere meglio ciò che circonda l'ambientazione principale della nostra storia. In conclusione arriviamo al terzo libro che prende inizio in maniera rapida è veloce, questo perché si collega velocemente con i fatti del secondo. Questo è stato quello con più combattimenti, con più retroscena sui personaggi e con qualche sofferenza in più sia per i lettori che per i personaggi stessi. L''ultimo volume però è stato quello che mi ha portato via più tempo per portarlo a termine, mi hanno disturbato alcuni flashback troppo presenti, e sempre nei momenti in cui la mia attenzione era al massimo, infatti il venir sempre disturbata da queste interruzioni, mi faceva chiudere il libro e dire ''ok lo leggo più tardi''. Insomma io ho amato questa trilogia e lo stile della scrittrice sempre dinamico e alternando i punti di ista dei vari personaggi, cosa che ho sempre amato nelle mie letture ma l'ultimo libro mi ha un po' appesantito.

Andarsene era stato semplice. Non voltarsi più indietro fu più difficile Era sola, di nuovo. Libera. Di andare ovunque. Di essere chiunque.

  • Qual'è stato il mio volume preferito?

Tra i tre volumi quello che ho amato maggiormente è stato il secondo, e fidatevi la presenza di Alucard è solo una minima parte della motivazione, ho trovato questo volume coinvolgente, più degli altri due, sono riuscita ad entrare in empatia con tutti i personaggi in maniera più completa, talmente immersa nella lettura da averlo terminato in pochissimi giorni. Il secondo l'ho trovato più soddisfacente ( a livello personale) sull' azione, sull'avventura e sui momenti emozionanti. Ovviamenete ho ama<to l'intera trilogia che resterà sempre nel mio cuore, ed avrà un posto speciale tra le mie saghe preferite.  

La differenza di un solo giorno (...). Un giorno. Questione di ore. Un mondo di cambiamenti.
e mezzo



The King: Eternal Monarch _ Kdrama Recensione

 


TITOLO: The King. Eternal Monarch

GENERE: Fantasy. Drammatico. Romance

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2020

EPISODI: 16

DISPONIBILE SU: Netflix


Inizio subito con il dire che questo drama ha diviso in due gli spettatori e gli amanti di Lee Min Ho, tra chi ha amato questo drama e chi no. Indovinate io da che parte sto??!!!

Ovviamente a me il drama è piaciuto, certo ha i suoi difetti, i suoi scivoloni lungo il percorso ma a conti fatti me lo sono divorata in pochissimo tempo, vuoi che avevo proprio bisogno di qualcosa del genere, vuoi che i personaggi mi hanno tutti affascinata e colpita fatto sta che il drama mi ha incantata. Ma di cosa parla?

Ci troviamo in un mondo in cui si scoprirà esistere un' universo parallelo da una parte troviamo la Corea in cui regna la Monarchia e dall'altra la Repubblica ed il nostro protagonista è il Re di una delle due, questo significa che per ogni Corea c'è un sosia dei vari personaggi e questo ammetto ha portato ha qualche leggera confusione, ma iniziamo a presentarvi i nostri protagonisti,


Lee Gon è solo un bambino quando nel 1994 assiste all'omicidio del padre per mano dello zio Yi Rim, e se non fosse stato per un misterioso salvatore sarebbe morto pure lui. Durante questo scontro Lee Gon si troverà tra le mani un tesserino caduto al suo salvatore e metà di uno strano flauto, l'oggetto - causa dell'atto di Yi Rim ma non ha tempo per pensare a questo. Lui ora è il Re, ed affiancato dalla signora Noh a capo dei domestici che lo cresce come un nipote, e di un bambino che diventerà la sua guardia del corpo fa il suo dovere con in testa un pensiero fisso. Chi è il suo salvatore?? Questo pensiero crescendo lo porterà in un bosco, dove dinanzi a lui si aprirà un portale per una dimensione a lui sconosciuta in cui, senza timore ed in sella al suo cavallo, entrerà.

Ma la notte dell'omicidio qualcosa di strano è successo, Yi Rim durante la fuga con in mano l'altra metà


del flauto si ritrova a vagare nel bosco dove all'improvviso appaiono due colonne, un porta per quello che scoprirà essere un'universo parallelo, stesso portale che il nipote anni dopo scoprirà. Dove lui qui non è il discente di una famiglia reale è un poveraccio con un'handicap, decide cosi di prendere il posto del suo sosia e far credere alla sua Corea di essere morto. Costruendosi anni dopo anni il suo piano di rivincita. Lui è uno di quei cattivi che non puoi non ammirare per il suo sangue freddo, il modo in cui è sicuro di ogni passo che fa, questo perché è estremamente intelligente e calcolatore. 


Arrivati hai giorni nostri conosciamo Jung Tae Eul una poliziotta senza freni, cintura nera di Taewondo che dopo una stancante giornata di lavoro si ritrova davanti a qualcosa di incredibile, un tipo strano tutto vestito elegante ed in sella ad un meraviglioso cavallo bianco, gira indisturbato nel traffico di Seoul. Lei scettica e convinta che il mondo è piatto non crede al ragazzo quando le racconta la verità, ovvero che lui è il Re di un'altra Corea e che non troverà nessun dato su di lui al distretto e, non si sa bene ancora come, è proprio lei la sua misteriosa salvatrice.

Da questo momento in poi le vite di Tae Eul e Lee Goon si mescolano in maniera imprevedibile, lui per un breve periodo si gode le giornate in completo anonimato, cercando di conoscere Tae Eul e di capire di più su questo portale, sicuro del fatto che lui è l'unico a non possedere un sosia in quella Corea. Mentre lei continua a vivere la sua vita da poliziotta cercando di capire chi è davvero quel ragazzo. Fin quando degli eventi inaspettati costringono Lee Goon a tornare nel suo regno, manca da troppo tempo e forse qualcosa di strano sta per capitare. Forse suo zio, che si pensava morto è vivo e si è rifugiato nell'altra Corea.

Quando ho iniziato il drama mi aspettavo qualcosa del tipo salti temporali. un'alternanza tra periodo


storico ed era moderna questo perché decisi di vedere il drama alla cieca, senza nemmeno vedere trailer o altro, e sono rimasta affascinata. Due mondi uguali ma diversi che si scontrano, personaggi a cui non puoi che affezionarti, come Tae Eul che non è la classica ragazza fragile che ti immagini ma una tosta che lotta fino alla fine, affrontando il pericolo a testa alta oppure il capitano Jo Yeong guardia del corpo e amico del Re, dal carattere particolarmente freddo e spietato. Tra lui è il Re si percepisce una nota di Bromance cosa che mi ha fatto fangirlare come una dodicenne. Lui è uno dei personaggi che possiede un sosia, infatti nell'altro mondo è un giovane allegro ragazzo, dall'aria ingenua e bonaria che sta per terminare il servizio di leva, da qui si nota il talento dell'attore ad interpretare due personaggi completamente opposti. Stesso talento che percepiamo in Tae Eul, la cui sosia nel mondo del Re è una criminale che vive alla giornata.

Altri personaggi sono il primo ministro, una donna ambiziosa e sicura di sé, che se da una parte l'ammiravo per quanto era sfrontata dall'altra mi dava sui nervi il fatto che si presentasse davanti al Re all'improvviso e senza una logica motivazione, voglio dire abbiamo capito che punti a diventare la regina e abbiamo capito che una donna intralcia la tua ambizione ma un po' di dignità. Altro personaggio, il poliziotto ed amico d'infanzia di Tae Eul, ed ovviamente innamorato di lei da sempre, un personaggio particolare che ho amato, e che riserverà sorprese lungo il percorso.

Adesso arriviamo alle note dolenti, in tutto questo caos di personaggi ci sono alcune cose che si perdono lungo il filo della trama, ad esempio un bambino. Un piccolo orfano che appare di tanto in tanto e che sembra sapere più cose lui sul portale che non gli adulti, che sembra sapere come andranno le cose e la mia domande rimane tutt'ora: ''Chi cavolo era?''. Altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è stato l' utilità del portale, che come in Abyss, pare cambiare le sue funzionalità per adeguarsi alla trama. Prima vediamo che basta un salto per attraversare i due mondi, poi magicamente ti ritrovi in un percorso in cui il tempo si blocca e infine si scopriranno altre funzioni. Insomma si vede che gli sceneggiatori avevano un po' le idee confuse. Il finale mi ha lasciata con l'amaro in bocca, insomma si poteva fare di meglio, in pratica sono ritornati al punto d'inizio.

In conclusione sé non fosse stato per piccoli buchi di trama questa visione sarebbe stata perfetta, ma come dico sempre la perfezione non sempre esiste, ed io posso ritenermi sodisfatta di questo drama. Ho visto un piccolo lato diverso di Lee Min Ho perché si, continua a interpretare personaggi perfetti ed impeccabili, fatti un po' con lo stampino, ma qui ho intravisto anche un Lee Min Ho un po' battagliero e leggermente spietato sé incazzato. Ho conosciuto Jo Yeong un personaggio/attore che ho amato e mi sono emozionata in alcune scene, che ho ritenuto davvero dolci e soddisfacenti. Certo è un drama pesante da seguire ma sé guardato con calma e tranquillità si può seguire, infatti un reewatch lo farò  sicuramente.





Lo Spergiuro di Salomone _ KDrama Recensione

 



Titolo: Lo Spergiuro di Salomone
Genere: Thriller. Drammatico. Scolastico
Anno di Pubblicazione:2016
Numero Episodi;12
Disponibile su: Viki

Lee So Woo è  un giovane studente del liceo, dall'aspetto un po' solitario e tranquillo che si trova coinvolto in una violenta lite con un suo compagno di classe, Choi Woo Hyuk temuto da tutta la scuola non solo per  il suo carattere ma anche perché figlio di un'importante componente dell'istituzione scolastica. Infatti a seguito di questa lite tutto torna alla normalità per Woo Hyuk, mentre So Woo viene accusato di violenza scolastica, e con l'intero corpo studentesco che finge di non aver assistito alla lite prende la decisione di abbandonare la scuola. Finché pochi mesi dopo, una mattina due suoi compagni di classi ritrovano il suo cadere nel vialetto della scuola, ricoperto dalla neve caduta durante la notte.

Per gli adulti è un caso di suicidio e viene archiviato come tale ma per gli studenti qualcosa non torna ed una confessione anonima scritta da un testimone alza i dubbi, cosi i suoi compagni di classe decidono di investigare sulla questione. E' omicidio o suicidio??

Questo drama ha qualcosa di originale e accattivante a mio parere, per la prima volta non sono gli adulti a tessere le fila della storia, loro stanno fermi a guardare mentre i ragazzi, animati da senso di giustizia e rimorso aprono un processo, da loro stessi gestito, per capire cosa è successo a Lee So Woo.                  

Go Seo Yeon la migliore studentessa della scuola, un po' troppo presuntuosa e convinta di essere sempre dalla parte della ragione, a mio parere, è tra le prime persone ha ritrovare il cadavere. Non ha mai creduto alla sentenza di suicidio, e l'essere stata lei la destinataria della lettera in cui una studentessa anonima dichiara di aver assistito all'omicidio per mano del bullo della scuola la convince, dopo una spintarella da parte di un reporter, a trovare il modo di trovare le prove per dichiarare Choi Woo Hyuk colpevole di omicidio.

 


Han Ji Hoon è uno studente di un'altra scuola amico di Lee So Woo. Misterioso, sicuro di sè e che lascia persino gli adulti sorpresi del modo in cui gestisce le sentenze, di come sia in grado di manovrare tutto come vuole e che, come tutti, dichiara che non si sia trattato di suicidio ma che allo stesso tempo non crede nella colpevolezza del bullo e cosi prende parte alla sentenza come difensore di Hyuk. Lui non sempre riuscivo ad inquadrarlo, non sapevo mai cosa pensare e a cosa credere quando appariva sullo schermo.

Choi Woo Hyuk è un'arrogante ragazzo ricco che non si cura degli altri, non ha rispetto per niente. vive

con un padre violento...come si suol dire ''la mela non cade mai troppo lontana dall'albero'' che in seguito hai suoi comportamenti sempre minatori si ritrova con un'accusa di omicidio contro. La sua arroganza lo porta però a non curarsene, anzi conferma le voci e non teme nessuna ripercussione. Un personaggio secondo me tutto da scoprire e che devo ammettere, sarà per il mio essere sempre attratta da simili personaggi complessi e da studiare, che amavo vedere le varie sfumature che possedeva.

 A volte ti chiudi in te stesso e altre volte cerchi di aiutare gli altri. A volte vuoi rimanere isolato come un'isola deserta, ma a volte desideri che venga una marea rumorosa, con quel genere di incertezza nella cuore...

Questi sono i personaggi che danno vita alla trama ma insieme a loro abbiamo anche un report davvero divertente e che a suo modo è stato il primo a dare la spinta hai ragazzi, riflettere su cosa stava succedendo, fargli capire che anche se sono ragazzi avevano il diritto di fare domande e cercare riposte. I vari compagni di classe tra cui Bae Joon Young uno dei primi a ritrovare il corpo con una storia famigliare complessa, l'unica pecca del drama. Infatti la sua storia è poco chiara gettata li è poi dimenticata. L'autrice della lettera d'accusa, una giovane ragazza vittima quasi fissa del bullismo di Woo Hyuk che troppo spaventata si nasconde dietro un pezzo di carta, personaggio il suo a tratti irritante ad altri inquietante. 

In conclusione questo drama l'ho amato per il modo originale in cui vengono svolti i fatti, ero in trepida attesa di sapere cosa emergeva e come i ragazzi avrebbero gestito le varie sentenze. Durante il corso mi sono iniziata anche io a fare le mie ipotesi e sono rimasta sorpresa per alcune informazioni che venivano fuori ed emozionata per altre. Alla fine del drama mi sono inspiegabilmente ritrovata in lacrime, simbolo che il drama mi ha colpita più di quanto immaginassi.   

La gente non vive sapendo il motivo per cui vive. La vita ha delle possibilità infinite a cui non è possibile mettere delle etichette. La vita è fatta di continue svolte ed innumerevoli gioie e dolori. Tutti quanti devono vivere cosi.

Forse nessuno è colpevole o forse i colpevoli sono troppi per poterne accusare uno solo. Forse un ragazzo è  stato soppresso per il suo senso di giustizia. Forse i colpevoli sono tutti. Suicidio o Omicidio?







  • Voi avete visto questo drama?? Vi ho incuriosito a guardarlo??