THE QUEEN OF THE TEARLING _ Recensione



Titolo: The Queen Of The Tearling
Autore: Erika Johansen
Editore: Multiplayer Edizioni
Prezzo: 19.00


  • TRAMA:
Kelsea Glynn vive in un Cottage nascosto fra gli alberi della foresta di Reddick nascosta al resto del mondo, cresciuta con le cure di due tutori Barty e Carlin ma presto questa la vita tranquilla vissuta fino ad ora verrà travolta.
Lei è la figlia della deceduta regina Elyssa e compiuti i diciannove anni verrà scortata a palazzo a Demense,  quel giorno è arrivato le guardie della regina con esso guidate dal Fedele Lazarus da oggi queste guardie saranno i suoi protettori insieme al il gioiello del Tearling,  uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici che scoprirà con il tempo.
Dovrà lottare contro suo zio che la minaccia di morte dal giorno della sua stessa nascita, dovrà lottare contro la delusione nello scoprire che in realtà sua madre, che immaginava essere una grande regina si rivela essere stata frivola e irrilevante e nel frattempo dovrà anche diventare una buona regina, farsi amare dal suo popolo e evitare una guerra contro il regno opposto.
Riuscirà Kelsea a stare al passo con questa nuova vita?

Lo zaffiro aveva iniziato a bruciare. Lo sollevò gocciolante, e vide che stava ancora brillando di una luce azzurra che si rifletteva sul bordo della vasca. Certo era magico ma a cosa serviva?
  • RECENSIONE:

Questo libro è una vera e propria opera d'arte grazie all'edizione bellissima dai colori scuri ma eleganti e sinuosi, al tatto quasi soffice con all'interno pagine dedicate interamente a illustrazioni che rappresentano un personaggio o la scena di cui ci sta leggendo, con l'aggiunta di una mappa del regno e le pagine che sembrano essere state portate dal passato ma cosa più importante la storia che ci racconta e bella e coinvolgente, perché si l'edizione è importante ma ancora di più lo è il contenuto....giusto?
La storia è ambientata all'interno di un futuro distopicoin cui cose come la tecnologia,  i libri e tante altre cose sono praticamente ormai inesistenti, si ritorna in una sorta di Medioevo in cui molte cose sono diventate illegali o non più in uso. Suddivisa in tre parti la storia ci narra per metà la cavalcata di Kelsea nella foresta accompagnata e protetta dalle guardie reali e per l'altra metà il suo diventare regina.
Lo stile di scrittura è molto fluido e con una narrazione in prima persona che ci permette ancora di più di immedesimarci in questo futuro medievale distopico.

Assicuratevi solo che gli enormi cambiamenti che porterete siano per il bene della vostra gente, non solamente per annullare la memoria di vostra madre: è la differenza che passa tra una regina e una bambina arrabbiata.
Per quanto riguarda i personaggi Kelsea figura dominante in quanto protagonista, non si può non amarla come regina e simpatizzare per lei, una ragazza che per la prima volta si trova ad affrontare cose che non ha mai visto prima, una diciannovenne a capo di un intero reame con uno zio che la vuole morta, una madre che si rivela essere una stata di poco conto in più dovrà prendere delle decisioni che metteranno a rischio il patto di pace con il regno opposto. Nonostante tutto scoprirà anche degli alleati e scoprirà di essere forte e determinata.
Un altro personaggio che incontriamo e Lazarus capo delle guardie, personaggio molto misterioso e rude inizialmente ma che imparerà da subito a conoscere Kelsea scoprendone il lato forte e rispettandola. La proteggerà, la aiuterà nelle scelte e gli farà capire quando sbaglia ma imparerà anche a fidarsi di lei e del suo istinto, ho amato tantissimo la complicità che c'è tra i due.
Altro personaggio della storia e Fetch il bandito del reame di cui nessuno conosce il volto, il suo cammino pare essere collegato con Kelsea, si sa poco di lui ma è proprio quell'alone di furbizia, sicurezza di se e mistero che ti fa innamorare di questo personaggio.
Un finale che spiana la strada per una storia a mio parere sempre più interessante e coinvolgente per questo motivo gli ho dato quattro stelline si cinque, mi aspettò cose ancora più grandi dalla penna di Erika Johansen.



Grazie per aver letto anche questa recensione, spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere cosa ne pensate e sopratutto se questo libro a voi è piaciuto tanto quanto è piaciuto a me.


FIGLI DI SANGUE E OSSA _ Recensione



TITOLO: Figli Di Sangue E Ossa
AUTORE: Tomi Adeyem
EDITO: Rizzoli
PREZZO: 18.00

  • TRAMA:



Nelle terre di Orisha un tempo i Maji, riconoscibili grazie alla pelle color ebano e i capelli canditi, erano venerati grazie al loro legame con gli dei e al loro dono che si risvegliava compiuti i tredici anni ma un giorno questo si spezzò, la magia scomparve e iniziò il Raid, evento nato per mano del Re Saran che diede l'ordine di trucidare tutti i Majii adulti.
Tra le vittime ci fu la madre di Zèlie, che ancora bambina vide coi suoi occhi la madre impiccata nel giardino di casa, undici anni dopo Zèlie ha passato il tempo ad allenarsi di nascosto sotto la guida di Mama Agba ma un giorno si imbatta per puro caso in una strana ragazza in fuga dalla guardie del Re, la ragazza si chiama Amari e si scopre essere la figlia del Re stesso.
Le ragazze sembrano destinate per intraprendere un viaggio insieme, affiancate da Tzain, fratello di Zélie, per riportare la magia ai Majii.
Un viaggio in una terra pericolosa e stupefacente, tra spiriti vendicatori in agguato nell'acqua e leopardere delle nevi, amori e tradimenti il tutto per poter ridare voce a un popolo che è stato messo a tacere.


Hanno ammazzato mia madre. Hanno rubato la nostra magia.Hanno cercato di annientarci.Ora ci ribelliamo 



  •                                        RECENSIONE:

Primo libro di una trilogia in cui la protagonista Zèlie vive con il costante ricordo della madre e la costante attitudine nel cacciarsi in guai.
La storia si divide in capitoli narrati dal punto di vista dei quattro protagonisti, Zèlie, Amari, Tzain e Inan fratello di Amari, questa è la prima cosa che mi ha piacevolmente colpita perché ho avuto modo di conoscere meglio i singoli personaggi, i loro caratteri e le loro debolezze.
Amari e il suo sentirsi oppressa dalle mura del palazzo e come sua unica amica, la sua domestica. Inan con il costante bisogno di compiacere il padre facendo spesso scelte sbagliate e deludendo chi ama, compresa sua sorella e risultando essere privo di carattere e spessore.
Tzain e il suo affetto verso la sorella, il suo supportarla ma anche rimproverarla se necessario ma disposto a tutto per lei. Infine Zèlie il suo carattere forte, duro e combattivo ma anche le sue debolezze e il suo essere costantemente arrabbiata.
Un libro in cui le donne sono il punto forte, Amari e Zèlie che nonostante i loro passati, i lori brutti ricordi e le loro personali umiliazioni si rivelano essere forti, decise, combattenti e sagge, due donne affiancate da due uomini ma che anche nei combattimenti hanno il potere maggiore e non vengono in alcun modo sottomesse a loro.
Un mondo in cui non esistono censure, dove madri vengono impiccate davanti ai figlio, dove una donna deve nascondere i suoi capelli per non essere riconosciuta e camminare a testa bassa quando incappa nelle guardie, sperando che questi la lascino passare senza venire infastidita da loro, dove un re tiranno chiede tasse sempre più alte al suo popolo solo per intimidirlo e mantenere il potere.

La tua gente, le tue guardie… non sono altro che assassini, stupratori e ladri. L’unica differenza tra loro e i delinquenti comuni sta nelle divise che indossano.
Questa storia sebbene sia un fantasy, con magia e creature come le leopardere delle nevi frutto dell'immaginazione della scrittrice, mi ha fatto pensare al mondo che mi circonda oggi, buoni e cattivi, diverse etnie dove la più forte e spesso anche più ignorante combatte, caccia e discrimina la più debole, questa storia racconta di un'ingiustizia forte da provocare guerra e tanto dolore.
La storia è innovativa, travolgente e magica con uno stile di scrittura fluido che ti permette di immergenti nel suo mondo senza staccare gli occhi dal libro, non mancano i colpi di scena e momenti suspense e anche nuovi personaggi che si imbattono nel percorso predestinato di Amari e Zèlie.






Ho dato quattro stelline su cinque perché essendo una trilogia mi aspetto ancora di più dal secondo, considerando anche il finale incredibilmente inaspettato.