Recensione: Ti ho trovato fra le stelle di Francesca Zappa


Titolo: Ti ho trovato fra le stelle.
Autore: Francesca Zappa
Prezzo: 12.00
Editore: Giunti

  • TRAMA:
Eliza Mirk è una ragazza timida e solitaria non ama la compagnia e fa di tutto pur di nascondersi e passare inosservata nascosta sotto le sue tute e felpe, non ha amici e non parla durante le lezioni, aspetta che le ore scolastiche passino con il naso nascosto sul suo album da disegno abbozzando disegni e facendo attenzione che nessuno guardi il contenuto dell'album.
Nella solitudine della sua stanza lei diventa Lady Constellation creatrice di un fumetto popolare in rete chiamato ''Mare di mostri'', nessuno sa la sua vera identità tranne due persone che la aiutano a gestire il forum e le vendite, conosciute online e che non ha mai incontrato.
Emmy e Max sono i suoi unici amici online fino a quando un giorno a scuola l'insegnate presenta gli presenta Wallace, un nuovo studente.
I due scopriranno presto di molto più in comune di quanto pensavano e Eliza si renderà conta che anche la vita offline vale la pena di essere vissuta.

Mi piace ripetermi che magari potrei anche andarci, mi piace convincermi di poter fare un sacco di cose, ma io, il mio cervello e tutte le persone al mondo sappiamo che mi tirerò indietro per barricarmi in camera davanti a Netflix con un piatto di pizza roll.

  • RECENSIONE:
Questo romanzo auto conclusivo ormai popolarissimo in rete è piaciuto anche a me, mi aspettavo di trovarci esattamente la storia che ci ho effettivamente trovato ma con emozioni diverse e molto forti, talmente bello, pura poesia che rende difficile parlarne senza dargli la giustizia che merita ma ci proverò.
Eliza è una semplice ragazza non ha nulla di speciale se non il suo amore per il suo fumetto, la sua unica ragione di vita un sentimento non compreso dai suoi genitori che lo reputano un passatempo e dai fratelli che al contrario suo amano i video game e lo sport, nulla per lei è più importante della sua vita online e questo la porta a dimenticarsi di vivere quella offline.
Wallace al contrario ha trovato un modo tutto suo per viverla, ovvero comunicare attraverso bigliettini, non a caso ama scrivere fanfiction e sarà proprio questo ad avvicinare inizialmente i due, in modo particolare quando è in pubblico e quando non lo è sussurra, un personaggio originale e forte nella sua fragilità nascosta.
I due riusciranno a aiutarsi reciprocamente senza rendersene conto, nonostante il futuro servi per loro delle sorprese belle e brutte.
E poi mi sento stretta nelle sue braccia. Si è dimenticato quant'è grosso. Mi piego leggermente all'indietro per adattarmi alla curva del suo torso, mi manca l'aria, un fremito mi corre dalla testa ai piedi per la bellezza di quell'abbraccio.
Non è difficile immedesimarsi in Eliza, il modo in cui lei si sente se stessa dietro a un computer piuttosto che nella vita reale è un sentimento,  che sfortunatamente al giorno d'oggi è condiviso da molti,  in più il romanzo tratta temi che colpisco una grande varietà di lettori, il rapporto famigliare che spesso è causa di conflitto o di incomprensione, altri temi invece sono l'accettazione o la morte, per quanto mi riguarda mi sono immedesimata in entrambi i personaggi per motivi differenti.
Che senso ha vivere se non puoi fare ciò che ti piace? A che serve un lavoro che ti dà i soldi se poi arrivi a detestarti ogni giorno per quello che fai?
La storia è ricca di momenti e frasi dolcissimi e commoventi, io stessa ho amato e mi sono commossa due volte leggendo questo libro, e non mi capita spesso, ho amato i momenti di tenerezza tra Wallace e Eliza e sopratutto il rapporto tra quest'ultima e i suoi fratelli, il modo in cui cambia e si evolve.
Lo stile di scrittura è scorrevole non riesci a staccare gli occhi dal libro curiosa di sapere come Eliza affronterà la sua vita e i problemi che gli piomberanno addosso, in più la storia si alterna in messaggi che Eliza si scambia con i suoi due amici Emmy e Max online e i disegni/pezzi del fumetto di Mare di Mostri. Per concludere i personaggi sono talmente ben caratterizzati da rendere impossibile non affezionarsi.
Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo e io stessa ho in programma di rileggerlo il prima possibile perché mi ha lasciato qualcosa dentro talmente forte, da sentire il bisogno di rileggerlo.

Grazie a tutti coloro che sono arrivati fino a qui.
Fatemi sapere cosa nè sapete di questo romanzo e della mia recensione e io vi mando un saluto e ci risentiamo a una prossima recensione, nella speranza che vi faccia piacere. 
Apresto. 


Recensione: Roseblood di A. G. Howard


Titolo: RoseBlood
Autore: Anita Grace Howard
Prezzo: 12.90
Editore: Newton Compton 

  • TRAMA:
Rune è una ragazza nata e cresciuta in America con un'incredibile dono, il canto. Lei è in grado di arrivare a qualsiasi nota, nessun brano per lei è inaccessibile ma a questo dono corrisponde un lato negativo, canta senza preavviso appena sente le note mettendola a disagio e in più ogni volta che canta si sente male e si sente salire la febbre.
La madre convinta sia ansia da palcoscenico per aiutarla a superare il problema la iscrive in un conservatorio con l'aiuto della zia che insegna li, il collegio si chiama RoseBlood e si trova poco fuori Parigi.
In realtà Rune non vuole affatto frequentare il collegio sia per l'enorme distanza e sia perché ha letto molte cose strane su quel posto.
Al suo arrivo intravede nel giardino la figura di un ragazzo con metà volto nascosto da una maschera intento a cogliere delle rose, a lei ricorda qualcuno ma non appena riesce a chiedere in giro del giardiniere gli parlano di un signore anziano e non di un ragazzo, la cosa la insospettisce e la preoccupa al tempo stesso.
Col passare del tempo si renderà conto che il collegio nasconde molte più cose di quello che lei pensava e scoprirà il motivo dietro al suo malore durante le sue esibizioni.

Ma ora l'ho capito:voleva le sue ali per volare via, perché il dolore patito nel tentativo di afferrale era più sopportabile di quello che provava a restare ferma dovunque fosse. Oggi comprendo a pieno il ragionamento di quella bambina, cosa non darei per un paio di ali...

  • RECENSIONE:
Questo romanzo autoconlusivo è un retelling del fantasma dell'opera, ne ho apprezzato molto la lettura sebbene la storia prende il via verso metà libro. All'inizio non riuscivo a capire bene di cosa stavo leggendo ma la curiosità che trasmette il libro è il mio amore per l'autrice mi ha spinta ad andare avanti, non appena si riesce a capire di cosa si parla esattamente la storia ti coinvolge tantissimo e ti spinge a proseguire per sapere come andrà a finire.
Le voci narranti della storia sono due, la prima è Rune che ha scoperto è coltivato il suo dono grazie al padre, un violista con il quale aveva iniziato a cantare ma col tempo è venuto a mancare e da allora Rune non è stata più in grado di cantare senza sentirsi male, la seconda voce è Thorne il ragazzo misterioso intravisto in giardino.
 L'alternanza delle voci narranti è un lato positivo che mi è piaciuto perché rende meno piatta la storia e hai modo di vedere due punti di vista della stessa storia ma anche di conoscere la storia di Thorne, perché la sua narrazione avvolte si svolge nel passato.
Il lato negativo, forse quello che rende di poco pesante la lettura, sono i capitoli lunghi delle volte con poco dialogo, questo perché Rune pensa molto e comunica poco e anche perché l'autrice si sofferma molto sui dettagli e sul racconto.
Per quanto riguardo i personaggi molti sono poco caratterizzati, figure che compiano durante la storia ma di cui ti dimentichi facilmente. 
Sunny, Jax, Audrey e Quan sono quelli che con il tempo riesci a conoscere, distinguere e apprezzare sopratutto per l'affetto che dimostrano nei confronti di Rune.
Quelli meglio rappresentati sono Rune e Thorne, due personaggi con due storie diverse ma parallele che non appena si incontrano riescono a tirare fuori il meglio l'uno dall'altro, è anche vero che alcune cose mi hanno riportata alla relazione che c'è tra Morfeo e Alyssa della serie Splintered della stessa autrice ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.
''Hai paura?'' chiedo, sopraffatta dalla compassione, mentre osservo il lato scoperto del suo volto.
''E tu?'' Mi rilancia la domanda, colpendomi con la verità; in questo momento sono tanto vulnerabile quanto lui.  
 Il mio personaggio preferito è senza dubbio Thorne quando entra lui in scena si fa tutto più interessante è coinvolgente, questo perché è un personaggio altamente misterioso fattore che lo rende ancora più accattivante, sia lui che la storia in se.
Anche se l'opera migliore di questa autrice resta Splintered, sono convinta che valga la pena di leggere questo romanzo perché contiene la giusta dose di suspense, segreti, mistero, tragedie, amori e momenti mozzafiato.
Un fattore che mi ha lasciata senza parole e mi ha fatto provare tanta ammirazione non è storia in se ma la lavorazione che c'è dietro la storia, alla fine del libro c'è una piccola parte definita ''Le note dell'autrice'' in cui racconta e spiega la lavorazione che c'è dietro questo libro, da cosa ha tratto ispirazione, le ricerche che ha fatto, il modo in collega la realtà con la finzione è il lavoro di una persona che ama quello che fa è si impegna tantissimo.
''L'unica cosa più emozionante di visitare mondi immaginari è rendersi conto di quanto sia davvero interessante e variopinto quello in cui già vivete'' (Nota Dell'Autrice)
Per concludere consiglio la lettura agli amanti del genere io personalmente lo apprezzato tantissimo sopratutto partendo dalla metà del libro, e per questo motivo gli do 4 su 5 .

Grazie per aver letto anche questa mia recensione, spero vi sia piaciuta. 
Fatemi sapere voi cosa nè pensate di questo libro e della mia recensione.
Vi mando un bacio.













Recensione: Wolf Girl e Black Prince

Titolo: Wolf Girl e Black Prince
Autore: Ayuko Hatta
Prezzo: €4.50
Volumi: 16
Serie: Completata
Genere: Shojo
Edito: Star Comics


  • TRAMA:

Erika shinohara è una studentessa del primo anno di liceo di 16 anni, che con le sue compagne di classe passano il tempo parlando e vantandosi dei rispettivi fidanzati.
La verità però è un'altra, Erika non ha mai avuto un fidanzato e le chiamate che riceve durante la ricreazione in realtà sono da parte della sua migliore amica San, che frequenta lo stesso liceo ma in una sezione diversa che non appoggia le bugie di Erika ma la aiuto lo stesso.
Le cose si fanno complicate, quando Erika si rende conto che le compagne iniziano a non credere al presunto fidanzamento, cosi il pomeriggio scatta di nascosto la foto a un ragazzo che incontra in giro, talmente bello da poter essere scambiato per un modello.
Il giorno dopo mostra la foto alla mensa della scuola alle sue compagne e loro rimangono meravigliate dalla bellezza del ragazzo ma subito dopo lo riconoscono, il ragazzo è Kyoya Sata studente dello stesso liceo è popolare per la sua bellezza.
Il ragazzo passa davanti al loro tavolo e nel riconoscerlo Erika presa dal panico lo prende e lo porta in cortile, gli spiega la situazione e Sata accetta di essere il suo finto fidanzato ha una condizione..... lei deve essere il suo cagnolino.

《Quindi?》
《Presumo sia quello che la gente chiama amore!.》 
  • RECENSIONE:
Questo manga è il classico genere shoujo, un genere scolastico che vede come protagonisti ragazzi del liceo e le loro avventure.
 In questo caso la protagonista è una ragazza molto vanitosa e orgogliosa, che ha molta paura di rimanere sola e in disparte,  proprio per questo motivo che mente sulla sua relazione con un presunto fidanzato per non sentirsi messa da parte dalle altre compagne di classe.
Sata invece è il classico ragazzo bello, dolce e gentile con un'aurea meravigliosa agli occhi dei suoi compagni, ed è per questo motivo che viene nominato praticamente da tutti quanti come il principe ma in realtà Erika scoprirà che la sua è solo una facciata in realtà lui è un ragazzo pieno di sé, malvagio che non ha paura di dire quello che pensa anche sé potrebbe offendere ed è estremamente sadico.

La trama è molto particolare ricca di dettagli, di colpi di scena e di momenti che commuovono il lettore, parte in maniera molto semplice, molto frivola, molto banale con dettagli che fanno ridere come il la proposta di Sata a Erika ,ovvero di essere il suo cagnolino, gli atteggiamenti di Erika e il comportamento stesso di Sata ma più si va avanti con la lettura, più aumentano i capitoli e più si scoprono dettagli sulla vita di ciascun personaggio.
Ciò che mi è piaciuto particolarmente della della storia è il fatto che c'è un grande cambiamento dei personaggi con il passare del tempo, c'è chi cresce e matura, chi diventa migliore, chi affronta le proprie paure e chi si sforza e si impegna per migliorare se stesso.
Per quanto riguarda la trama non è mai banale, non è mai scontata ci sono colpi di scena che a volte fanno ridere, a volte fanno piangere a volte fanno arrabbiare. La storia si evolve, matura e cambia lasciando il lettore con con il fiato sospeso.
Il tratto di Ayuko è molto bello, semplice  e pulito le espressioni dei personaggi in qualsiasi situazione, che siano arrabbiati, offesi, tristi,  felici o scontrosi sono sono chiari e meravigliosi.


Per concludere dico che ho amato tantissimo questo manga, mi ha lasciato davvero un segno profondo dentro e ci sono particolarmente affezionata. Adoro anche tutte le trasportazioni che sono state fatte, sia quella in anime, sia quella cinematografica anche se il manga rimane qualcosa di meraviglioso.


Per questo motivo gli do 5 stelline su 5, secondo me sono ben meritate e vi straconsiglio di dargli almeno un'opportunità perché è bellissimo.



E voi l'avete letto?
Cosa né pensate di questo manga?
Grazie per essere arrivati fino a qui e di aver letto la mia recensione, fatemi sapere se vi é piaciuta giù nei commenti.
Vi mando un bacione.