CERCANDO ALASKA __ RECENSIONE



TITOLO: Cercando Alaska
AUTORE: John Green
EDITORE: Rizzoli
PREZZO: 13.60


  • TRAMA: 
Miles Halter è un sedicenne solo e senza amici  con una grande passioni per le ultime parole dette da personaggi famosi prima di esalare l'ultimo respiro, ma di cui non conosce le opere. 
Miles sta per partire per frequentare un prestigioso liceo in Alabama, lontano dalla sua famiglia e con la speranza di riuscire a vivere e ad andare incontro a tante avventure, il suo piano è quello di andare a cercare il suo Grande Forse.
Nella nuova scuola avrà dei nuovi amici, come il suo compagno di stanza soprannominato "Il Colonnello" e Alaska Young una ragazza imprevedibile, spavalda e sexy di cui si innamora che gli daranno la possibilità di fare cose possibili e a lui nuove. Insieme bevono, ridono, fanno scherzi pazzeschi e stanno svegli la notte ma ci vuole poco a Miles per vedere il lato oscuro e altalenante di Alaska, che lo trascinerà nel suo labirinto complicato e gli farà notare cose che prima dava per scontate.


Ecco perché voglio andare via. Cosi non dovrò essere in punto di morte per mettermi in cerca di un Grande Forse.

  • Recensione:
Questa è la seconda volta che leggo una storia nata dalla penna di John Green e come sempre a un modo raffinato ed elegante di raccontare una storia con tutti gli elementi più importanti come il divertimento, il dolore e la scoperta di se stessi.
Il libro è strutturato in due parti, il "Prima" e il "Dopo",  nel mezzo della storia accade un episodio che sconvolge la vita dei nostri protagonisti e che divide in queste due parti la storia, dando modo di vedere l'evoluzione netta e sottolineata dei personaggi.
Nella prima parte Miles é  un ragazzo che vede e che fa le cose per la prima volta e che personalmente reputo piacevole.
Un' altro personaggio che si incontra è Il Colonnello, con cui ho avuto un rapporto altalenante, ci sono stati momenti in cui lo avrei preso a calci, altre in cui lo trovavo simpatico ma soprattutto adatto alla situazione, dice e fa sempre la cosa giusta e ha un grande senso dell'amicizia.
E poi c'è lei, Alaska che si può definire il personaggio chiave del racconto, lei come tutti i personaggi femminili nelle storie di John Green è un personaggio dal carattere squilibrato. Deve per forza avere qualcosa che non va, deve per forza avere un'esistenza complicata non solo per se stessa ma anche per coloro che la circondano, perché nel momento in cui qualcuno si affeziona a lei allora quella persona deve soffrire perché lei soffre.
Questo è uno degli aspetti che mi fa fare a cazzotti con John Green, perché lui crea delle storie meravigliose ma crea personaggi femminili, a parere mio, l'una uguale all'altra e che dopo metà racconto stancano.
Nella seconda parte della storia questi stessi personaggi dalla vita allegra, fresca e spensierata faranno i conti con un qualcosa che per loro era impensabile, una realtà che credevano molto lontana da loro o addirittura completamente inesistente.
Cresceranno notevolmente, soffriranno e faranno i conti con un dolore forte e inimmaginabili.
Lo stile di scrittura è fluido e scorrevole non ci sono punti morti e non riesce a distogliere gli occhi dal libro perché vuoi sapere come i protagonisti andranno avanti e affronteranno il problema.


Passi la vita inchiodati nel labirinto, pensando al modo in cui un giorno ne uscirai, e a come sarà fantastico, e immagini che il futuro ti trascinerà pian piano da li, ma non succede. È solo usare il futuro per sfuggire al presente.

Questa storia mi è piaciuta davvero tanto sebbene non sia il racconto che mi aspettavo di trovare, mi è piaciuta perché è un libro che parla di una storia toccante con delle meravigliose citazioni e da un grande insegnamento.
Ti insegna che bisogna sempre godersi il momento ma anche rifletterci su, anche se in quel momento può sembrare la cosa più facile del mondo o la cosa più stupida ma bisogna rifletterci un minuto.
Insegna che nel corso della nostra vita finiremo quasi certamente per dimenticare alcuni piccoli aspetti che ci hanno accompagnato nel percorso di un momento, di una giornata o di un periodo, crescendo involontariamente la nostra mente finirà per archiviare e dimenticare quel piccolo momento per fare spazio ai ricordi e ai momenti grandi, importanti e carichi di significato. Questo non significa che il piccolo momento, quella piccola giornata o quella piccola sensazione sia superflua, anch'essa è  importante perché anch'essa ci ha caratterizzato e ci ha fatto diventare quello che siamo e quello che diventeremo.


C'è né rendiamo conto soltando quando rendersene conto non serve più a nulla.

Un libro che rileggerò sicuramente a tempo perso e che consiglio a tutti,  per imparare da Miles e per conoscere meglio noi stessi tramite le bellissime citazioni presenti nella storia.
Ho dato 4/5 perché sebbene mi sia piaciuto come ho detto prima, mi aspettavo un' altro tipo di storia e inoltre ammetto che dopo essermi già imbattuta in precedenza in due personaggi femminili usciti dalla penna di Green, mi hanno dato noia fortunatamente rimedia con personaggi incredibili come Miles che trovano la forza di andare avanti nonostante tutto.






  • Grazie per essere arrivati anche alla fine di questa recensione, spero vi sia piaciuta. Fatemi sapere la vostra opinione su John Green e sui suoi personaggi femminili.

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