Recensione: Roseblood di A. G. Howard


Titolo: RoseBlood
Autore: Anita Grace Howard
Prezzo: 12.90
Editore: Newton Compton 

  • TRAMA:
Rune è una ragazza nata e cresciuta in America con un'incredibile dono, il canto. Lei è in grado di arrivare a qualsiasi nota, nessun brano per lei è inaccessibile ma a questo dono corrisponde un lato negativo, canta senza preavviso appena sente le note mettendola a disagio e in più ogni volta che canta si sente male e si sente salire la febbre.
La madre convinta sia ansia da palcoscenico per aiutarla a superare il problema la iscrive in un conservatorio con l'aiuto della zia che insegna li, il collegio si chiama RoseBlood e si trova poco fuori Parigi.
In realtà Rune non vuole affatto frequentare il collegio sia per l'enorme distanza e sia perché ha letto molte cose strane su quel posto.
Al suo arrivo intravede nel giardino la figura di un ragazzo con metà volto nascosto da una maschera intento a cogliere delle rose, a lei ricorda qualcuno ma non appena riesce a chiedere in giro del giardiniere gli parlano di un signore anziano e non di un ragazzo, la cosa la insospettisce e la preoccupa al tempo stesso.
Col passare del tempo si renderà conto che il collegio nasconde molte più cose di quello che lei pensava e scoprirà il motivo dietro al suo malore durante le sue esibizioni.

Ma ora l'ho capito:voleva le sue ali per volare via, perché il dolore patito nel tentativo di afferrale era più sopportabile di quello che provava a restare ferma dovunque fosse. Oggi comprendo a pieno il ragionamento di quella bambina, cosa non darei per un paio di ali...

  • RECENSIONE:
Questo romanzo autoconlusivo è un retelling del fantasma dell'opera, ne ho apprezzato molto la lettura sebbene la storia prende il via verso metà libro. All'inizio non riuscivo a capire bene di cosa stavo leggendo ma la curiosità che trasmette il libro è il mio amore per l'autrice mi ha spinta ad andare avanti, non appena si riesce a capire di cosa si parla esattamente la storia ti coinvolge tantissimo e ti spinge a proseguire per sapere come andrà a finire.
Le voci narranti della storia sono due, la prima è Rune che ha scoperto è coltivato il suo dono grazie al padre, un violista con il quale aveva iniziato a cantare ma col tempo è venuto a mancare e da allora Rune non è stata più in grado di cantare senza sentirsi male, la seconda voce è Thorne il ragazzo misterioso intravisto in giardino.
 L'alternanza delle voci narranti è un lato positivo che mi è piaciuto perché rende meno piatta la storia e hai modo di vedere due punti di vista della stessa storia ma anche di conoscere la storia di Thorne, perché la sua narrazione avvolte si svolge nel passato.
Il lato negativo, forse quello che rende di poco pesante la lettura, sono i capitoli lunghi delle volte con poco dialogo, questo perché Rune pensa molto e comunica poco e anche perché l'autrice si sofferma molto sui dettagli e sul racconto.
Per quanto riguardo i personaggi molti sono poco caratterizzati, figure che compiano durante la storia ma di cui ti dimentichi facilmente. 
Sunny, Jax, Audrey e Quan sono quelli che con il tempo riesci a conoscere, distinguere e apprezzare sopratutto per l'affetto che dimostrano nei confronti di Rune.
Quelli meglio rappresentati sono Rune e Thorne, due personaggi con due storie diverse ma parallele che non appena si incontrano riescono a tirare fuori il meglio l'uno dall'altro, è anche vero che alcune cose mi hanno riportata alla relazione che c'è tra Morfeo e Alyssa della serie Splintered della stessa autrice ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.
''Hai paura?'' chiedo, sopraffatta dalla compassione, mentre osservo il lato scoperto del suo volto.
''E tu?'' Mi rilancia la domanda, colpendomi con la verità; in questo momento sono tanto vulnerabile quanto lui.  
 Il mio personaggio preferito è senza dubbio Thorne quando entra lui in scena si fa tutto più interessante è coinvolgente, questo perché è un personaggio altamente misterioso fattore che lo rende ancora più accattivante, sia lui che la storia in se.
Anche se l'opera migliore di questa autrice resta Splintered, sono convinta che valga la pena di leggere questo romanzo perché contiene la giusta dose di suspense, segreti, mistero, tragedie, amori e momenti mozzafiato.
Un fattore che mi ha lasciata senza parole e mi ha fatto provare tanta ammirazione non è storia in se ma la lavorazione che c'è dietro la storia, alla fine del libro c'è una piccola parte definita ''Le note dell'autrice'' in cui racconta e spiega la lavorazione che c'è dietro questo libro, da cosa ha tratto ispirazione, le ricerche che ha fatto, il modo in collega la realtà con la finzione è il lavoro di una persona che ama quello che fa è si impegna tantissimo.
''L'unica cosa più emozionante di visitare mondi immaginari è rendersi conto di quanto sia davvero interessante e variopinto quello in cui già vivete'' (Nota Dell'Autrice)
Per concludere consiglio la lettura agli amanti del genere io personalmente lo apprezzato tantissimo sopratutto partendo dalla metà del libro, e per questo motivo gli do 4 su 5 .

Grazie per aver letto anche questa mia recensione, spero vi sia piaciuta. 
Fatemi sapere voi cosa nè pensate di questo libro e della mia recensione.
Vi mando un bacio.













Nessun commento:

Posta un commento