RECENSIONE _ IL SANGUE NON è ACQUA


TITOLO: Il sangue non è acqua 
AUTORE: Ross Macdonald
EDITO: Mondadori

  • TRAMA:
Lew Archer è un'investigatore privato a cui si rivolge l'ex colonnello in pensione Mark Blackwell per investigare su un uomo che ha iniziato a frequentare sua figlia, una giovane donna vissuta sempre sotto l'attenta protezione del padre. L'uomo in questione si chiama Burke Damis un giovane pittore sconosciuto che Harriet ha intenzione di sposare anche a costo di mettersi contro il padre.
Lew si mette subito al lavoro scoprendo che sotto un'apparente discussione tra padre e figlia si nasconde anche un'eredità che Harriet intascherà, un passato pieno di strani e inimmaginabili intrecci, un falso nome e un cadavere.
Il colonnello farà bene a temere quest'uomo? 
Perchè Harriet vuole sposarlo anche se non appare proprio un vero amore?
E chi è quest'uomo?

  • RECENSIONE: 
Questo è uno di quei gialli da leggere sulla spiaggia con un'ombrellone e i caldi raggi del sole sulla pelle, in apparenza sembra la classica lite famigliare di un padre troppo protettivo è una figlia vissuta sempre sotto una campana di vetro e appena gli si da un po di spazio, eccola a cacciarsi nei guai inconsapevole di quando il mondo possa essere pericoloso, almeno questo è quello che pensava Lew prima di scoprire che forse il colonnello ha delle ragioni per temere il compagno della figlia ma quali?
Devo dire che la storia e il modo in cui il passato dei personaggi, i segreti e le incomprensioni vengono a galla mi ha parecchio incuriosita, il modo di investigare di Lew andando da una parte all'altro dello stato, bussando alle porte anche a orari indecenti pur di ottenere le informazioni che gli servivano mi ha davvero conquistata.
La nota dolente sta nella poca cura e attenzione hai singoli personaggi, spesso ci si soffermava troppo su dettagli inutili al fine della storia e delle investigazioni, sarà stato un modo per confondere il lettore? Oppure è stato un errore non calcolato che ha distratto inutilmente? Questo io non lo so, però so per certo che alla fine della lettura mi sono ritrovata a ritornare indietro, e a cercare in quale punto l'investigatore si era imbattuto in un dettaglio importante che si confondeva nelle minuziose e fastidiose descrizioni sulla forma, colore e odore di un tappeto.
La conclusione dell'indagine è stato un vero è proprio colpo di scena se non di genio, non mi sarei mai aspettata una svolta del genere, sarà che la mia conclusione era troppo prevedibile però l'autore è stato davvero bravo a ingrovigliare cosi la faccenda e a rendere il finale cosi spettacolare.
Per concludere ho dovuto dare due stelline a questo libro, perché si l'intrecci erano abbastanza articolati da farti stringere le meningi pur di trovare il nesso e quindi la conclusione, il personaggio di Lew è un personaggio interessante ma praticamente è come se esistesse solo lui e i dettagli rendono il tutto davvero troppo lento e disorientativo.



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